BENEVENTO E PROVINCIA NEWS Pini sequestrati, depositato dall'avvocato Riccio ricorso del Comune al Riesame Chiesto l'annullamento del provvedimento: la decisione, probabilmente, a settembre
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INSERITO DA ANGELA CECERE Benevento. E' stato l'avvocato Danilo Riccio, sulla scorta di una determina del Settore legale di Palazzo Mosti e di una procura speciale del sindaco Clemente Mastella, rappresentante legale del Comune di Benevento, terzo interessato, a curare il ricorso al Riesame, depositato questa mattina, finalizzato ad ottenere l'annullamento del sequestro preventivo dei 352 pini lungo il Viale degli Atlantici (122), via Pacevecchia (117) e via Fratelli Rosselli (112). Il provvedimento, eseguito lo scorso 19 luglio dalla guardia di finanza, è stato adottato dal gip Gelsomina Palmieri nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo, conclusa, a carico di Andrea Lanzalone (avvocato Sergio Rando) e Giovanni Zollo (avvocato Danilo Riccio), dirigente e funzionario del Comune – entrambi hanno chiesto di essere interrogati -, che nel marzo del 2019, in concorso tra loro, avrebbero “abbattuto, in assenza di autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Benevento e Caserta, 12 pini domestici radicati in zona soggetta a vincolo di tutela ai sensi dell’art. 10, comma 4 lettera g, del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, e precisamente in Benevento lungo il Viale degli Atlantici, con la circostanza aggravante di aver commesso il fatto con l’abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione e al pubblico servizio”. Inoltre, avrebbero “deteriorato l’habitat esistente lungo il Viale degli Atlantici, inserito nell’area del centro storico dal PUC del 2011, nonché all’interno della zona protetta dei cc.dd. “corridoi ecologici”, area di protezione entro 1000 metri dalla sponda del fiume Sabato”. Il sequestro era scattato “per il pericolo di abbattimenti generalizzati, come previsto dalla delibera n. 41/2020 , senza i previsti presupposti e le necessarie previste autorizzazioni”, di altri alberi, “con facoltà d’uso per il Comune di Benevento ai fini degli interventi di ordinaria ovvero straordinaria manutenzione debitamente documentati”. Nel mirino dell'avvocato Riccio, innanzitutto, l'assenza del 'fumus' per la qualificazione giuridica dei reati contestati agli indagati, soprattutto in relazione alla “monumentalità dei beni”, che può essere attribuita solo dalla Regione dopo la valutazione del censimento inviato dal Comune: una circostanza, quest'ultima, che non si è mai verificata. L'attenzione del legale, poi, è stata puntata anche sul 'periculum': secondo il Gip, sostiene Riccio, è retto dalla delibera di giunta del 2020, ma la misura – il sequestro con affidamento all'Ente – è ritenuta incompatibile con le azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. L'attesa, ora, è per la fissazione dell'udienza di discussione dinanzi al Tribunale - a settembre, probabilmente -, che poi dovrà pronunciarsi. Parti offese nel procedimento, il Comitato 'Giù le mani dai pini', con gli avvocati Luca Coletta e Nunzio Gagliotti, e il movimento 'Benevento città verde' presieduto da Ambner De Iapinis.
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