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Giornalino Giugliano di Angela Cecere

PRIMO PIANO E ANTEPRIMA Nino Castelnuovo morto a 84 anni, indimenticabile nei Promessi Sposi tv

8 Settembre 2021 , Scritto da Angela Cecere Con tag #PRIMO PIANO E ANTEPRIMA

PRIMO PIANO E ANTEPRIMA Nino Castelnuovo morto a 84 anni, indimenticabile nei Promessi Sposi tv

INSERITO DA ANGELA CECERE Il suo volto resterà scolpito nella storia della tv italiana perché Nino Castelnuovo morto ieri a Roma a 84 anni è stato e resterà soprattutto l'indimenticato Renzo Tramaglino de «I promessi sposi», oltre 20 milioni di telespettatori ogni domenica sera per otto settimane, inverno 1967. Accanto a lui, un'altra giovane attrice, Paola Pitagora: era la sua Lucia. Quel maestro dello sceneggiato televisivo (allora si chiamava così) che, insieme a Majano, fu Sandro Bolchi li aveva scelti per quell'aria pulita che esprimeva l'apparente mitezza dei due protagonisti manzoniani pronti a cacciar fuori rabbia e determinatezza contro i soprusi dei signorotti di quel XVII secolo. Era bello, Castelnuovo ma era anche bravo, veniva dalla scuola del Piccolo Teatro di Milano. E sapeva tener testa, davanti alla telecamera, ai grandi vecchi di quella produzione (Carraro, Randone, la Brignone, la Merlini) e ai colleghi più navigati, da Vannucchi alla Massari. Tramaglino fu la chiave di una popolarità sconfinata, nonostante lui avesse cominciato col buon cinema esordendo con il Germi di «Un maledetto imbroglio» e affidandosi poi alla guida di Lizzani e Visconti. Aveva conosciuto anche una discreta notorietà in Francia per aver recitato sotto la guida di Jacques Demi ne «Les parapluies de Cherbourg», premiato a Cannes nel '64 e, negli anni successivi, diretto da Godard, Brialy, Molinaro, la Varda. Il grande schermo gli era stato amico anche in Italia, scelto sul set da De Sica, Comencini, Loy, Corbucci, Festa Campanile. Ed Anthony Minghella lo aveva voluto nel ruolo dell'archeologo italiano del suo «Il paziente inglese», pluripremiato agli Oscar. Tanto teatro, nella sua carriera, il suo primo amore, in particolare commedie, il genere che forse più si prestava a quel suo aspetto sempre giovanile, scattante, da ex atleta di ginnastica artistica (che gli procurò anche fama pubblicitaria per molti anni, nei '70, per il celeberrimo spot di un olio in cui saltava a pie' pari una staccionata). Un'immagine che abbandonò quando l'insidiosa malattia agli occhi che lo affliggeva da molti anni si aggravò procurandogli una grande tristezza.

LEGGO

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